Così cambia l’Anagrafe

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Entra in vigore il 25 settembre 2012 il D.P.R. n.154/2012 in materia di variazioni anagrafiche (G.U. n. 211 del 10 settembre 2012) che riduce i tempi di iscrizione e registrazione delle variazioni anagrafiche e introduce la scheda individuale del cittadino.

Il provvedimento, esaminato dal Consiglio dei Ministri del 13 aprile 2012, su proposta del Ministro dell’interno, attua il decreto Semplifica Italia (decreto legge 9 febbraio 2012, convertito dalla legge n. 35 del 4 aprile 2012, in vigore dal 9 maggio 2012).

Il nuovo procedimento di registrazione delle dichiarazioni anagrafiche modifica il “Regolamento anagrafico della popolazione residente” (D.P.R. 30 maggio 1989 n. 223). Tra le novità:
•    la registrazione delle dichiarazioni deve essere effettuata dall’Ufficiale d’anagrafe entro i due giorni lavorativi successivi alla presentazione;
•    gli effetti giuridici delle dichiarazioni anagrafiche e delle corrispondenti cancellazioni decorrono dalla data della dichiarazione;
•    i controlli sulla sussistenza effettiva  dei requisiti cui è subordinata la registrazione devono essere effettuati nei 45 giorni successivi. Se il termine decorre senza risposta da parte dell’amministrazione, quanto dichiarato si considera conforme alla situazione di fatto in essere alla data della dichiarazione.
L’eventuale esito negativo dei controlli comporterà il ripristino della situazione anagrafica presente all’atto della dichiarazione.

Previsto, inoltre, che il comune pubblichi sul proprio sito istituzionale gli indirizzi, anche di posta elettronica, ai quali inviare le dichiarazioni anagrafiche, in modo da dare certezza, a beneficio sia del cittadino che del comune,  alle modalità di inoltro delle dichiarazioni stesse.

Il regolamento, modificando  il D.P.R. n .223/1989,  introduce la possibilità per il sindaco di delegare le funzioni di ufficiale di anagrafe a personale di ruolo dipendente dal comune, nonché dai comuni con i quali è costituita una forma associativa ovvero dall’unione de i comuni.
Viene così estesa anche a personale esterno al comune, ma legato a questo da un vincolo associativo, la possibilità di assumere la delega delle funzioni di ufficiale di anagrafe.

Previsto anche che la modulistica riguardante le dichiarazioni anagrafiche sia elaborata dal Ministero dell’interno, d’intesa con l’Istat.

Come riportato in un nostro precedente articolo a cui si rimanda per approfondimenti, il Ministero dell’Interno, con circolare del 27 aprile 2012, ha fornito indicazioni sulla disciplina in vigore dal 9 maggio, giorno di entrata in vigore del decreto n.5/2012. In particolare, è prevista per i cittadini la possibilità di presentare le dichiarazioni anagrafiche, di residenza e di trasferimento all’estero, senza necessariamente recarsi allo sportello del comune, ma spedendole per posta oppure inviandole via fax o e-mail.

In quest’ultimo caso, sarà necessario sottoscrivere la dichiarazione con la firma digitale, essere identificati dal sistema informatico, ad esempio tramite la carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi, inviare la dichiarazione dalla casella di posta elettronica certificata del dichiarante. In seguito si dovrà trasmettere per posta elettronica “semplice” copia della dichiarazione con firma autografa e del documento d’identità del dichiarante. Nella circolare del Ministero, oltre a tutte le informazioni, si può trovare il facsimile dei modelli di dichiarazione da compilare e inviare.

Tra le novità introdotte dalla normativa, anche la scheda individuale, intestata a ciascuna persona residente nel comune, con i dati anagrafici del cittadino e dei componenti del proprio nucleo familiare, su modello conforme all’apposito esemplare predisposto dall’Istituto nazionale di statistica. Sulla scheda devono essere obbligatoriamente indicati: il cognome, il nome, il sesso, la data e il luogo di nascita, il codice fiscale, la cittadinanza, l’indirizzo dell’abitazione. Nella scheda sono anche indicati: la paternità e la maternità, ed estremi dell’atto di nascita, lo stato civile, ed eventi modificativi, nonché estremi dei relativi atti, il cognome e il nome del coniuge, la professione o la condizione non professionale, il titolo di studio, gli estremi della carta d’identità.

Fonti:
Colpo d’acceleratore in anagrafe su lagazzettadeglientilocali.it
Cambio di residenza in tempo reale, approvato schema di decreto su governo.it

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