Col nuovo DPCM 3 novembre 2020, in vigore fino al prossimo 3 dicembre, lo smart working viene incentivato al massimo nelle PA e fortemente raccomandato anche nel settore privato, al fine di favorire il contenimento dei contagi da Sars-Cov-2.
Vediamo nello specifico cosa viene previsto per le PA, per il settore privato e in tema di procedure concorsuali. Forniamo infine alcuni approfondimenti e risorse in tema di smart working.
Pubbliche Amministrazioni
Le Pubbliche Amministrazioni su tutto il territorio nazionale dovranno garantire il più possibile lo svolgimento delle attività facendo ricorso allo smart working, salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell’emergenza (art. 5, commi 3 e 4).
In particolare, è compito di ciascun dirigente:
– organizzare “il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile nella percentuale piĂą elevata possibile, e comunque in misura non inferiore a quella prevista dalla legge, del personale preposto alle attivitĂ che possono essere svolte secondo tale modalitĂ , compatibilmente con le potenzialitĂ organizzative e l’effettivitĂ del servizio erogato”;
– adottare “nei confronti dei dipendenti di cui all’articolo 21-bis, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, nonchĂ© di norma nei confronti dei lavoratori fragili, ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento di attivitĂ in modalitĂ agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento come definite dai contratti collettivi vigenti, e lo svolgimento di specifiche attivitĂ di formazione professionale”.
Nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravitĂ e da un livello di rischio alto (zone rosse) l’art. 3 comma 4 lettera I prevede che “i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attivitĂ che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attivitĂ lavorativa in modalitĂ agile”.
Settore privato
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, anche per i datori di lavoro privati il provvedimento contiene la forte raccomandazione ad organizzare le attivitĂ lavorative “mediante modalitĂ di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalitĂ a distanza” (art. 1, comma 9, lettera nn, punto 1 e art. 5, comma 6).
Procedure concorsuali pubbliche e private
Sull’intero territorio nazionale vige inoltre la sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei concorsi per il personale sanitario o che si svolgeranno per via telematica e su base curriculare (art 1, comma 9, lettera z).
Leggi il testo del Dpcm 3 novembre 2020 e dei relativi allegati pubblicati sul sito del Governo
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